AVVISO AI NAVIGANTI

Questo blog non rappresenta una testata giornalistica in quanto non viene aggiornato con cadenza periodica.Non può pertanto considerarsi un prodotto editoriale ai sensi della legge n°62/2001. L'aggiunta di immagini è a completamento dei post Nel caso,però, avessi utilizzato,anche prelevandole dal Web,immagini protette da diritti,chiunque fosse titolare di tale diritto e ritenesse di non concedere il permesso per la loro pubblicazione è pregato di avvertirmi e provvederò all'immediata rimozione

mercoledì 13 luglio 2011

E' SUCCESSO........CHE TRISTEZZA

Quello che si ventilava infine è diventata realtà.
La Fiat dall'oggi al domani annuncia la chiusura dello stabilimento IrisBus di Flumeri,in barba ai piani industriali presentati che non prevedevano assolutamente una cosa del genere.
Ma tanto si sa,con un amministratore delegato francese dove dovevano tagliare?????
Che peccato!!!
30 ANNI DI LAVORO BUTTATI NEL CESSO!!!
Tutto questo grazie alla "fabbrica Italia"di Marchionne,e ai suoi grandi piani industriali che fino ad ora ha fatto chiudere Termini Imerese,Imola e infine Flumeri....che peccato!!!
L'unico polo produttivo in Italia per la costruzione di bus dall'oggi al domani arriva la otizia che "forse si chiude",la notizia viene confermata il giorno dopo e dopo ancora ventiquattro ore esce addirittura gia il compratore,o meglio il privilegiato che prenderà in regalo la fabbrica al modico costo di 20 milioni di euro che la Fiat gli riconoscerà.
Esatto, per togliersi questa palla al piede la Fiat ha pagato Di Risio per fargli prendere lo stabilimento e poi eventualmente fare il lavoro sporco che lei,azienda  in cui l'AD ti chiama collega,non ha voluto fare e cioè chiudere una bellissima realta produttiva.
Hanno aspettato la finanziaria!!!!
Non trovando capitolati di spesa per il trasporto pubblico hanno sentenziato"signori si chiude"
Che gran Bastardata sta "fabbrica Italia"
C'è rabbia,tra gli operai,ma quello che piu viene fuori e una grande amarezza mista a tristezza,da parte di chi per trent'anni ha dato incondizionatamente,in situazioni sempre o quasi sempre precarie.
Ed è stato preso per il culo fino all'ultimo momento.
Il clou???La ristrutturazione avvenuta negi ultimi tempi!!!
Avere un serpente davanti a te ti mette in guardia.....sai che potresti rimetterci la vita e ti comporti di conseguenza..
Avere chi ti pugnala alle spalle lascia al dolore della ferita il tempo di un attimo
TI FARA'MALE PER UNA VITA..... IL TRADIMENTO!!!!
Ma che cazzo ne può sapere,girocollo blù,di chi si suda il salario????
e poi mi invi una lettera iniziandola con"caro collega..."
Ma vaffanculo!!!!
Per la serie le Pasquinate

martedì 14 giugno 2011

NELL'ARIA C'E' UNA SENSAZIONE STRANA...........

C'è qualcosa che non va.....
C'è qualcosa che non quadra....
Nei piani alti,nella stanza dei bottoni c'è fibrillazione.........
Ancora non trapela nulla ma la sensazione è che il botto sarà grosso....
Potrebbe essere davvero il canto del cigno per lo stabilmento Iribus di Valle Ufita????
A quanto ,in questo momento, sta pensando l'amministratore delegato della Irisbus(Francese)
non ci sarebbe più spazio per i "terroncielli"Italici.
Aspettando una Finanziaria che non darà risorse al trasporto pubblico.....
tremo al pensiero di cosa possa succedere!!!!

Per la serie le Pasquinate

martedì 7 giugno 2011

CONSIDERAZIONI.........

Motivi di salute mi hanno tenuto lontano da questo Blog per parecchio tempo,tempo in cui per  motivi ai più sconosciuti, l'azienda ha fatto delle ristrutturazioni tese ad incrementera la produzione.....o la produttività??????
Il tutto e degenerato(mi si passi il termine) in una cassa integrazione accompagnata da una ennesima mobilita per qualche centinaio di persone;
i sindacati tutti ancora una volta uniti per salvare questo importante polo di Valle Ufita si sono fatti promettere,in cambio dell'autografo solito,verbalmente le solite cose:cose che non vengono mai messe per iscritto e che l'azienda puntualmente si rimangia
Mai detto questo,mai detto quello....
In fondo sanno di avere a che fare con una simpatica banda di buontemponi
Dopo che Rocco Moriello incatenandosi ai cancelli ha fatto si che si riparlasse della IrisBus,dello stato di crisi in cui versa,degli accordi non rispettati e delle norme di legge calpestate cosi si inventano"sti signori"?????
Con una riunione agli alti vertici si decide di richiamare in fabbrica per ottemperare alla famosa rotazione tutti gli operai...e qualcuno grida già al miracolo,!!!
Finalmente c'è la rotazione?Gireranno tutti....evviva!!!
Premesso che a me in questo momento
per chi non l'avesse capito

Cosa accettano con enfasi sti benedetti signori??????
Che dal 9 di giugno rientrano per 12 giorni(dico DODICI)tutti quelli che da Gennaio hanno fatto meno di 50 giorni lavorativi......AZZZZZZ!!!!!!
Si è lavorato così tanto in questo periodo!!!!
E io che non ne sapevo niente...che peccato!!!

Non basta l'umiliazione della cassa integrazione ci si deve aggiungere anche la presa per il Culo

Perchè io già so che fatti i dodici giorni.....rivado FUORI!!!!!E l'azienda ha raggiunto la percentuale del 100%
di rotazione,ah però se voglio posso mettermi in lista per andare in trasferta...si vocifera!!!

Fatti i dodici giorni me ne starò buono per tutto il resto dell'anno a non fare nulla....che bello!!!
Avrei,però,una proposta......
Tra un po c'è il referndum per il Nucleare,il problema dell'energia alternativa è scottante anche in previsione di trovare in maniera veloce un valido sostituto del petrolio che,si dice,per il 2050 sarebbe esaurito!

Io la proposta la lancio,vuoi vedere che gli troviamo una sistemazione a sti operai??????

Per la serie le Pasquinate

sabato 28 maggio 2011

SI DICEVA....... E SI DICE

Ecco,a caso,uno dei proclami dell'anno scorso,ripeto è stato ppreso il primo articolo comparso ma le confederazioni tutte esultavano all'ennesima "POTATURA"di personale.
Abbiamo salvato azienda e posti di lavoro dicevano!
E che cavolo sono 20 anni che lo dicono a scadenza regolare,per poi rimangiarsi tutto quanto prima nel momento in cui si rendono conto ancora una volta che l'azienda li ha presi per il CULO!!!!
Scusate ma voi ci siete o ci fate?????
Ma tanto lo so,quando si apre la bocca è proprio perche non se ne può fare a meno.....
Però l'ora di sciopero della FailmsCisal non è stata estesa
Hanno dichiarato la loro solidarietà,certo che non potevano proprio fare diversamente

                        Per la serie le Pasquinate             

mercoledì 25 maggio 2011

LA DIGNITA'

Stamane davanti ai cancelli c'era un operaio incatenato!!!
No,per carità ancora non si è arrivati alle scudisciate e alla crocifissione in sala mensa
come da Fantozziana memoria:l'incatenamento era volontario!
Un operaio che in questi 11 mesi ha fatto solo 9 giorni di lavoro ha trovato cosi il modo di
esprimere il suo dissenso da quell'accordo truffa che i sindacati nel giugno scorso firmarono con l'azienda.
Cassa integrazione straordinaria e turnazione di essa tenendo presente i relativi bisogni degli operai(privilegiare monoredditi ecc.)tenendo presente che la cosa è anche prevista dalla legge.
Di tale accordo e di tale legge la direzione aziendale se ne è fatta un baffo e i sindacati...ZITTI!!!!
La dignità di quest'uomo,non gli ha mai permesso di accettare i ricatti che in questi mesi sono stati
posti in essere e che poi sono le solite cose: amico del capo?..lavori!protesti???stai a casa!e se proprio vuoi lavorare...supplicami una situazione economica famigliare vicino alla bamcarotta!
Ma non dimenticare che come ti ho fatto entrare ti posso sbattere fuori..fai il bravo!
La cosa deprimente sono stati i commenti dei colleghi..che nel migliore dei casi lo prendevano per il culo dandogli del matto.
Avessero solo un oncia della dignità di quell'uomo sarebbero dei grandi!
Che dire...non è fregato niente a nessuno.
La paura o la scusa di finire in cassa integrazione hanno finito di scompaginare una classe operaia,in uno stabilimento dove già la vigliaccheria e il menefreghismo la faceva da padroneed ovviamente e giustamente l'azienda ne approfitta.
Il tozzo di pane da portare a casa,l'impoverimento mentale ha fatto si che una fabbrica di operai sottopagati,sfruttati,umiliati continuatamente diventasse un ospizio geriatrico....
Vecchi operai stanchi e rassegnati che hanno un solo credo: IO MI GUARDO I CAZZI MIEI!!!
Con la testa perennemente abbassata,con gli occhi fissi al portafogli e alla paura di prendere quella mesata decurtata e che il mondo vada in malora...a me non mi frega!
Siamo al capolinea e non abbiamo più la voglia di fare un altro viaggio eppure anni fa lo staccammo  il biglietto anche se c'erano solo posti in piedi...che peccato!
Che ci è rimasto da sopportare,in silenzio,ancora???
Forse non ci metteremo tanto ad arrivarci andando di questo passo.
Peccato...tutta la mia solidarietà a Rocco,la cui dignita non ha eguali: per gli altri,beh stendiamo anche qui un velo pietoso
Chiunque volesse comunque puo iscriversi al gruppo

Di prossima costituzione su Facebook

Per la serie le Pasquinate

sabato 22 gennaio 2011

RICAZZEGGIAMO???MA SI TANTO......

Divertente la canzoncina ...
Purtroppo quello che dice Travaglio l'avevo già anticipato a Settembre dello scorso Anno

Per La Serie Le Pasquinate

martedì 11 gennaio 2011

STATI UNITI......O STATI D'ANIMO???

Riporto un post di Massimo Giannini*

"Caro Marchionne, non sarà mai una festa
Sergio Marchionne a Los Angeles

Il “Marchionne show” a Detroit resterà negli annali dell’imprenditoria italiana. Alla vigilia del referendum su Mirafiori, l’amministratore delegato della Fiat ha ripetuto molte cose che aveva già detto. A partire dal fatto che, se l’accordo passerà con almeno il 51 per cento, il Lingotto andrà avanti con i suoi investimenti, mentre se vinceranno i no allora “si chiude”, il gruppo se ne va a produrre altrove. La logica è sempre la stessa: tecnicamente ricattatoria. Con tutto il rispetto, non saprei trovare altre definizioni.
Ma stavolta c’è di più. Il “ceo” italo-svizzero-canadese ha condito questo avvertimento con una chiosa che mi ha colpito. Nel confermare che se il referendum non passa la Fiat chiuderà Mirafiori e procederà alla delocalizzazione dell’impianto in Serbia o chissà dove, Marchionne ha aggiunto: “E ce ne torneremo a festeggiare a Detroit”. Questo è davvero incomprensibile. Intanto, non si capisce l’opportunità “politica” di infiammare gli animi fino a questo punto, a poche ore dal voto degli operai che dovrà decidere del loro destino di lavoratori, di individui, in molti casi di padri e di madri di famiglia.
Ma poi, davvero, non si capisce cosa ci sarebbe da “festeggiare”. È una “festa”, se una grande azienda di automobili italiana decide di chiudere un impianto che esiste da un secolo, e che rappresenta un pezzo di storia non solo industriale, ma anche sociale di questo Paese? È una “festa”, se scompare dal nostro tessuto produttivo un luogo fisico, e anche simbolico, attraverso il quale sono passate centinaia di migliaia di donne e di uomini che, migrando molto spesso da un Sud povero e disperato, hanno trovato proprio a Mirafiori non solo il sacrificio, ma anche il riscatto? È una “festa”, se si getta al macero un “bene collettivo” come quello stabilimento, dove tra gli Anni Cinquanta e Sessanta si sono formate e forgiate generazioni di italiani che hanno conosciuto l’affrancamento dal bisogno, la sapienza e la dignità del lavoro, e hanno accumulato quel patrimonio di diritti che sempre il lavoro porta con sé, e che trasforma un operaio alla catena di montaggio in un “cittadino” della polis
Comunque si giudichi l’accordo voluto dal Lingotto e il piano “Fabbrica Italia”, l’operato di Marchionne e la resistenza della Fiom, questa non è, non può essere e non sarà mai una “festa”. Se diventasse realtà, la chiusura di Mirafiori sarebbe un dramma per tutti. Non solo per i sindacati e per i lavoratori, ma anche per il governo, per l’opposizione, per l’Italia. Evidentemente dev’essere difficile capirlo al di là dell’Atlantico, nella lontana Auburn Hill: ma sarebbe una tragica sconfitta soprattutto per la Fiat."


*
Massimo Giannini (Roma,6 febbraio 1962) è un giornalista e scrittore italiano.
Laureato in Giurisprudenza ha collaborato con il Sole 24 Ore e con La Stampa
Già editorialista e redattore capo della sezione politica, diviene poi vicedirettore del quotidiano La Repubblica

Per La Serie Le Pasquinate

martedì 4 gennaio 2011

CAZZEGGI VARI A RUOTA LIBERA-ATTO SECONDO

Però pensandoci bene la sua venuta era stata già annunciata,come nelle centurie di Nostradamus però,nessuno aveva saputo capire finchè la cosa non si avverò
(Elia,Libro dei Re,1-19,11-12-13)
Ci fu un vento grande e gagliardo,tale da scuotere le montagne e spaccare le pietre,
ma il signore non era nel vento.
Dopo il vento, ci fu il terremoto ma il signore non era nel terremoto.

Dopo il terremoto ci fu il fuoco,ma il signore non era nel fuoco.
Dopo il fuoco ci fu il sussuro di una brezza leggera.
Non appena sentì questo,Elia si coprì la faccia con il mantello....Dio era il quella brezza.
Più o meno cosi,senza dare addito a blasfemie,con una leggera brezza dopo vento,
terremoto e fiammeapparve da oltre oceano l'Amministratore Delegato che tanto
piacque alla Sinistra per i sui modi Social-Liberali:era arrivato l'uomo giusto,il salvatore
vale a dire il Nuovo Principe.
Però ignoravano,i tapini, che...

Il sovrano per governare deve preferire essere temuto,
deve saper mancare alla parola data,

deve essere energico e senza scrupoli
Infatti,unilateralmente,da vero Principe,
viola regolarmente il protocollo delle relazioni sindacali,
taglia o aumenta unità produttive a suo piacere senza alcun confronto,
con le per’altro già accondiscendenti OOSS
Il motto del Nuovo Principe,così come i moderni politici
,è uno solo:”risparmiare…..sulla vostra pelle!”
Questo quì ha scoperto l'America (in tutti i sensi)
Cosa c'era di meglio che andare ad investire in Chrysler nella decotta Zastava?
Mi sembra che Ford e GM stiao rientrando con le banche e lo stesso ,probabilmente,
avrebbe fatto la casa di Detroit,Ma noi dobbiamo fare concorrenza o no ai paesi emergenti?
e allora dice lui,ci vogliono investimenti
La concorrenza con i paesi emergenti va fatta,secondo me,sulla “Qualità”è solo
lì che noi possiamo giocarci e vincere la partita,questo non vuol dire maggiori
investimenti ma maggiore responsabilità da parte di chi gestisce a non occuparsi
solo del “suo”portafoglio.
Per quanto riguarda poi il personale “più”efficiente”penso che non abbiamo
niente da invidiare a nessuno se messi nelle condizioni di operare bene.Vorrei
chiedere se sanno cosa hanno dato
in termini di qualità i signori come Marchionne,permettendo ai cinesi di comprare
la Volvo,si provi solo ad immaginare le ricerche di anni ed anni da parte
di chi in tema di sicurezza è sempre stato un passo avanti a tutti che
arrivano in mani cinesi.Un gap di anni bruciato in un momento..
poi si va in america a prendere la Crysler……..ma daiiiiiiiiiiir
Chiudo con alcune considerazioni.
1) essere un gruppo che quattro anni fa era sull’orlo del fallimento
 e ora si colloca al quarto posto mondiale mi fa pensare che qualcosa non torna,
2)I famosi 14 dollari l’ora accettati dal sindacato americano per i nuovi assunti
(metà del salario di un operaio anziano) rientrano nella logica”o mangi sta minestra o..."
(e poi gli operai della Crysler tramite il sindacato"pesano"nell'assetto societario)
Facendo la stessa cura di riduzione in Italia con un operaio Fiat,,3 livello contrattuale
e cioè  quello massimo che passa la legge(4 e 5° sono a discrezione)guadagna
8,50 euro?che gli diamo ad un giovanottino………4 euro l’ora?
Nessuno ricorda  più le settimane corte delle aziende tedesche pagate a parità di salario?
No eh?Certo fa comodo ricordare quel che fa comodo………
ah per quanto riguarda il fatto di pagare di più i lavoratori potrebbe essere più specifico
(qualche esempio)visto che nel 2010 hanno scioperato anche alla Ferrari……..
sempre per quel famoso premio produzione….di cui non sussistevano più i requisiti per
elargirloIn tutta onestà,però,non si può affermare che sia il peggiore AD che questa
Società abbia avuto!Su Methallianjia,galassia gassosa a 847 milioni di anni luce,
dieci secoli fa,un pitillolamellibranco mandò in rovina l’economia di un intero pianeta

Per la serie Le Pasquinate

lunedì 3 gennaio 2011

CAZZEGGI VARI A RUOTA LIBERA-ATTO PRIMO-

L'anno nuovo incomincia così come si era chiuso,con le polemiche sull'accordo di Mirafiori e sulla opportunità persa dalla FIOM di diventare un sindacato responsabile occasione colta al volo invece da tutte le altre confederazioni
Bonanni,giustamente,chiede alla CGIL di spedire Landini in qualche gulag della Siberia(ce ne sono ancora???)anche perchè sto benedetto uomo(Bonanni)non avrà tempo per litigare di nuovo col sovversivo(Landini)quando tra qualche tempo provvederanno alla "Pomiglianizzazione"anche di Cassino
Ha ragione Marchionne a fare l'offeso quando gli chiedono dettagli sui piani di investimento
"Vergogna"e anatema su di voi se non vi fidate di lui
E' o non è uno di noi???
Un lavoratore che cerca solo di aiutare altri lavoratori
Ha scritto anche una lettera,al riguardo,a tutti i suoi colleghi

E non dovremmo farlo santo subito???
Solo che il destinatario di questa lettere(sicuramente un comunista iscritto alla FIOM)
invece di essere contento di questo contatto epistolare si prende la briga di risponderenon pensando,l'estremista,che il collega AD Sergio Marchionne sta vedendo come fare per buttare a mare qualche migliaio di lavoratori di Termini Imerese(ma non l'avevano ristrutturata e riqualificata quella fabbrica qualche anno fa??)e spostare anche a Mirafiori il modello "Lager"già accettato a Pomigliano!
Eh si sto benedetto operaio comunista gli risponde,ed ecco la lettera:
             «Caro Sergio, saremo noi a perdere tutto»
Caro Sergio, Non posso nascondere l’emozione provata quando ho trovato la sua missiva, ho pensato fosse la comunicazione di un nuovo periodo di cassa integrazione e invece era la lettera del «padrone», anzi, chiedo scusa: la lettera di un collega. Ho scoperto che abbiamo anche una cosa in comune, siamo nati entrambi in Italia. Mi trova d’accordo quando dice che ci troviamo in una situazione molto delicata e che molte famiglie sentono di più il peso della crisi. Aggiungerei però che sono le famiglie degli operai, magari quelle monoreddito, a pagare lo scotto maggiore, non la sua famiglia. Io conosco la situazione più da vicino e, a differenza sua, ho molti amici che a causa dei licenziamenti, dei mancati rinnovi contrattuali o della cassa integrazione faticano ad arrivare a fine mese. Ma non sono certo che lei afferri realmente cosa voglia dire.
Quel che è certo è che lei ha centrato il nocciolo della questione: il momento è delicato. Quindi, che si fa? La sua risposta, mi spiace dirlo, non è quella che speravo. Lei sostiene che sia il caso di accettare «le regole del gioco» perché «non l’abbiamo scelte noi». Chissà come sarebbe il nostro mondo se anche Rosa Lee Parks, Martin Luther King, Dante Di Nanni, Nelson Mandela, Giovanni Falcone e Paolo Borsellino, Emergency, Medici senza Frontiere e tutti i guerrieri del nonostante che tutti i giorni combattono regole ingiuste e discriminanti, avessero semplicemente chinato la testa, teorizzando che il razzismo, le dittature, la mafia o le guerre fossero semplicemente inevitabili, e che anziché combatterle sarebbe stato meglio assecondarle, adattarsi. La regola che porta al profitto diminuendo i diritti dei lavoratori è una regola ingiusta e nel mio piccolo, io continuerò a crederlo e a oppormi.
Per quel che riguarda Pomigliano, le soluzioni che propone non mi convincono. Aumentare la competitività riducendo il benessere dei lavoratori è una soluzione in cui gli sforzi ricadono sugli operai. Lei saprà meglio di me come gestire un’azienda, però quando parla di «anomalie» a Pomigliano, non posso non pensare che io non conoscerò l'alta finanza, ma probabilmente lei non ha la minima idea di cosa sia realmente, mi passi l’espressione, «faticare».
Non so se lei ha mai avuto la fortuna di entrare in una fonderia. Beh, io ci lavoro da 13 anni e mentre il telegiornale ci raccomanda di non uscire nelle ore più calde, io sono a diretto contatto con l’alluminio fuso e sudo da stare male. Le posso garantire che è già tutto sufficientemente inumano. Costringere dei padri di famiglia ad accettare condizioni di lavoro ulteriormente degradanti, e quel che peggio svilenti della loro dignità di lavoratori, non è una strategia aziendale: è una scappatoia. Ma parliamo ora di cose belle. Mi sono nuovamente emozionato quando nella lettera ci ringrazia per quello che abbiamo fatto dal 2004 ad oggi, d’altronde come lei stesso dice «la forza di un’ organizzazione non arriva da nessuna altra parte se non dalle persone che ci lavorano». Spero di non sembrarle venale se le dico che a una virile stretta di mano avrei preferito il Premio di risultato in busta paga oppure migliori condizioni di lavoro. Oppure poteva concedere il rinnovo del contratto a tutti i ragazzi assunti per due giorni oppure una settimana solo per far fronte ai picchi di produzione, sfruttati con l’illusione di un rinnovo e poi rispediti a casa. Lei dice che ci siete riconoscenti. Ci sono molti modi di dimostrare riconoscenza. Perché se, come pubblicano i giornali, la Fiat ha avuto un utile di 113 milioni di euro, ci viene negato il Premio di produzione? Ma immagino che non sia il momento di chiedere. D’altronde dopo tanti anni ho imparato: quando l’azienda va male non è il momento di chiedere perché i conti vanno male e quando l’azienda guadagna non è il momento di fermarsi a chiedere, è il momento di stringere i denti per continuare a far si che le cose vadano bene.
Lei vuole insegnarci che questa «è una sfida che si vince tutti insieme o tutti insieme si perde». Immagino che comprenda le mie difficoltà a credere che lei, io, i colleghi di Pomigliano e i milioni di operai che dipendono dalle sue decisioni, rischiamo alla pari. Se si perderà noi perderemo, lei invece prenderà il suo panfilo e insieme alla sua liquidazione a svariati zeri veleggerà verso nuovi lidi. Noi tremeremo di paura pensando ai mutui e ai libri dei ragazzi, e accetteremo lavori con trattamenti ancora più più svilenti, perché quello che lei finge di non sapere, caro Sergio, è che quello che impone la Fiat, in Italia, viene poi adottato e imposto da ogni altro grande settore dell’industria.
Spero che queste righe scritte con il cuore non siano il sigillo della mia lettera di licenziamento. Solo negli ultimi tempi ho visto licenziare cinque miei colleghi perché non condividevano l’idea «dell’entità astratta, azienda». Ora chiudo, anche se scriverle è stato bello. Spererei davvero che quando mi chiede se per i miei figli e i miei nipoti vorrei un futuro migliore di questo, guardassimo tutti e due verso lo stesso futuro. Temo invece che il futuro prospettato ai nostri figli sia un futuro fatto di iniquità, di ingiustizia e connotato da una profonda mancanza di umanità. (...) Un futuro in cui si devono accettare le regole, anche se ingiuste, perché non le abbiamo scelte noi. Sappia che non è così, lei può scegliere. Insieme, lei e noi possiamo cambiarle quelle regole, cambiarle davvero, anche se temo che non sia questo il suo obbiettivo (...). A lei le cose vanno già molto bene così. Sappia che non ha il mio appoggio e che continuerò ad impegnarmi perché un altro mondo sia possibile. Buon lavoro anche a lei.
Massimiliano Cassaro
24 luglio 2010

La lettera di  Massimiliano Cassaro  non ha bisogno di commenti,aggiungo solo che ,penso, sia la lettera che ognuno di noi avrebbe voluto scrivere:Grazie Massimiliano per averlo fatto per tutti!
Intanto di Termini Imerese si parla poco o niente..........
Caduta nel dimenticatoio,dopo aver ingoiato un sacco di miliardi di lire di aiuti e finanziamenti.
Ah già dimenticavo,questa è la FIAT che non ha preso aiuti Pubblici
Chiedo scusa....

Per la serie Le Pasquinate